Appello per la Campagna Globale di Solidarietà: le donne insorgono per Afrin!

Jin Rabin Ser Piyan ji bo Efrînê!

La regione curda di Afrin, nella Federazione Democratica della Siria Settentrionale, è stata attaccata pesantemente dall’esercito turco e dalle bande jihadiste affiliate dal 20 gennaio 2018. Notte e giorno le nostre città e i nostri villaggi, i campi profughi e isiti storici e sacri sono stati bombardati dagli aerei da guerra turchi e dall’artiglieria dell’esercito con l’intento di spopolare e occupare l’area. Mentre il pubblico internazionale non ha preso alcuna misura adeguata, ogni giorno affrontiamo nuovi crimini di guerra e vittime civili. Le donne sono diventate bersagli di stupro, di crudeli assalti sessuali e di mutilazioni dei loro corpi da parte dell’esercito turco e delle bande affiliate. Il regime di Erdogan ha annunciato apertamente l’obiettivo della sua aggressione militare su Afrin così come l’annientamento dell’autonomia democratica del Rojava occupando il territorio della Siria settentrionale. Insieme all’oppressione razzista, religiosa-fondamentalista e sessista, la Turchia si sforza di cancellare le tracce della storia delle donne e della cultura matricentrica ed egualitaria nella nostra regione.

Afrin è stato uno dei primi luoghi dell’insediamento e anche della rivoluzione agricola nella Mezzaluna fertile. Le donne hanno svolto un ruolo di primo piano in questo processo storico che è stato descritto come la prima rivoluzione delle donne. I simboli delle dee madri come Ishtar o Astarte sono un patrimonio culturale comune delle popolazioni locali e si trovano in molti siti di Afrin. Ad esempio, le enormi impronte nelle lastre di pietra di 3 mila anni fa di Ain Daratemple, situato vicino alla città di Afrin, simboleggiano la presenza e lo spirito della dea Ishtar. Bombardando e devastando il sito del tempio lo stato turco muove guerra per far rispettare il suo patriarcato e fascismo.

Come donne di Afrin, siamo determinate a difendere la nostra eredità storica della prima rivoluzione delle donne nella nostra terra e ad avere successo in una seconda rivoluzione femminista attraverso la nostra resistenza all’occupazione e all’oppressione. Oggi le antiche grotte nelle montagne sono diventate i nostri rifugi che ci proteggono dagli attacchi. Più di 6 anni, le donne di Afrin e di tutte le parti del Rojava hanno resistito contro gli attacchi dello Stato islamico. Allo stesso tempo, abbiamo svolto un ruolo guida nella costruzione di strutture democratiche di autogestione. Abbiamo costruito strutture autonome basate sull’organizzazione comunale, sulle risorse delle donne, sulle accademie e sulle cooperative, nonché sull’autodifesa delle donne. Attraverso la solidarietà delle donne, che è una delle nostre armi più efficaci, abbiamo sviluppato la nostra forza e coscienza collettiva. Oggi dieci mila donne hanno preso le armi per difendere la loro terra, le loro vite e il loro futuro a Afrin.

La resistenza delle unità di difesa femminile YPJ e delle forze di difesa civile delle donne, Parastina Jinê, organizzate sotto l’ombrello del Movimento delle donne del Rojava, Kongreya Star, fanno parte della resistenza globale delle donne contro ogni forma di oppressione, sfruttamento, femminicidi e fascismo. Mentre le istituzioni internazionali e i governi statali tacciono sugli abusi del diritto internazionale e sui crimini di guerra, crediamo che la solidarietà internazionale delle donne sarà la nostra arma più forte per sconfiggere il fascismo e il patriarcato. Seguendo le orme di Ishtar e di quelle donne che hanno creato e difeso la vita comune, invitiamo le donne di tutto il mondo a insorgere per difendere Afrin e i valori dell’ umanità!

Rafforziamo le reti e le azioni di solidarietà internazionale delle donne per diffondere la rivoluzione delle donne in tutto il mondo! Invitiamo tutte le sorelle di tutto il mondo a intraprendere azioni urgenti e ad aderire alla campagna utilizzando e diffondendo #WomenRiseUpForAfrin in proteste locali, azioni creative, marce e campagne nei social media.

  • Fermiamo l’invasione turca e l’aggressione militare di Efrin!
  • Stop al genocidio e al femminicidio!
  • Ribelliamoci per la difesa del popolo, della terra, del patrimonio culturale e storico di Afrin Ribelliamoci per difendere l’amministrazione democratica e ecologica in Rojava e nella Siria settentrionale!
  • Difendere Afrin significa difendere la rivoluzione delle donne – “No pasaran” contro il fascismo di Erdogan!

 

Kongra Star Efrin
08-02-2018
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E-mail: [email protected] – Tel/Whatsapp: 00963 99 84 11 674

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