Nel City Plaza Hotel occupato ad Atene, più di 400 persone stanno lottando per una vita dignitosa da più di un anno e mezzo. I\le rifugiat* e i\le compagn* provenienti da tutto il mondo stanno costruendo assieme un sistema sociale auto-organizzato basato sulla democrazia diretta. Si sono conquistat* il il diritto a vivere e a rimanere in quel luogo. Col loro impegno dimostrano che è possibile creare un modello di vita comunitario dal basso svincolato dall’assistenzialismo gerarchico statale.
In questi giorni i nostri amici del City Plaza sono nuovamente messi sotto pressione da parte dello stato greco e dai suoi tribunali che, sentenziando lo sgombero di questa occupazione, costringeranno la maggioranza degli\delle abitanti a vivere nuovamente in tende o nei campi profughi.
Le persone che vivono nel City Plaza sanno cosa vuol dire vivere in paesi che sono stati distrutti dal neocolonialismo, fuggire dalla guerra e subire una repressione permanente dalle forze statali. Le lotte per i diritti dei rifugiati, le lotte contro il fascismo e il razzismo, le lotte contro il capitalismo e il suo ordine imperialista e la lotta contro l’oppressione patriarcale su cui si basa questo sistema sono diverse dimensioni della stessa lotta.
Qui, in Rojava, così come nelle altre parti del Kurdistan, il popolo sta cercando di superare tutti questi tipi di oppressione. Ecco perché la Rivoluzione del Rojava è anche una lotta contro le cause fondamentali dell’immigrazione forzata dallo sfruttamento imperialista, una lotta volta a creare una società paritaria in grado di difendersi.
Il City Plaza non solo ha dimostrato che i\le rifugiati\e e i\le solidali possono organizzarsi in una vita collettiva dignitosa basata sull’autorganizzazione. Questo esperimento politico, assieme ad altre iniziative simili, dimostra che in Europa ci sono persone che cercano di sfidare il ‘sistema UE’ e il Frontex, cercando di costruire una società basata sulla solidarietà.
Ad ora non è chiaro quando lo stato attaccherà il progetto, ma è certo che ci sarà una resistenza contro questa azione. Il City Plaza è un esempio di resistenza e di mutuo soccorso contro l’oppressione e l’alienazione degli stati-nazione, e per questo deve essere difesa. Anche se siamo sicuri che i\le compagn* del City Plaza avranno la forza di difendere con successo questo esperimento di autorganizzazione.; chiediamo a tutti i movimenti di sinistra e a tutti i nostri compagni e alle nostre compagne di mostrare solidarietà attiva col City Plaza costruendo assieme l’autodifesa di questa esperienza contro la violenza dello stato greco.
La solidarietà è un arma, la solidarietà è una prassi!La loro lotta è anche nostra!