Non dobbiamo lasciare che gli attacchi al Rojava passino inosservati

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Gli attacchi aerei effettuati negli ultimi giorni dallo stato fascista turco contro il Rojava sono passati per lo più inosservati dai media mainstream globali. Soprattutto il conflitto tra Israele e Hamas ha messo in ombra gli attacchi che hanno lasciato milioni di persone senza elettricità, gas, acqua e che hanno comportato la perdita di decine di vite umane.

Negli ultimi anni abbiamo osservato come la Turchia trae legittimazione dal silenzio internazionale sulle sue campagne di genocidio contro il popolo curdo e intensifica costantemente i suoi attacchi. Erdogan e il suo traditore complice, il ministro degli Esteri ed ex capo dell’intelligence Hakan Fidan, osano addirittura mostrare apertamente la loro sfacciata ipocrisia condannando gli stessi metodi che usano contro il popolo del Rojava, quando messi in atto da Israele contro il popolo palestinese. Con questa politica la Turchia cerca di creare un’immagine di se stessa come attore e negoziatore regionale che porta la pace, come ha già fatto nella guerra contro l’Ucraina. Distorcendo la realtà della situazione in Medio Oriente, i veri responsabili dell’escalation del caos rimangono nascosti nell’ombra e continuano a spingere per guerre disumane e omicide. Il modello democratico di autoamministrazione istituito in Rojava, sotto attacco fin dalla sua nascita, ha dimostrato che la pace in Medio Oriente è possibile finché i popoli della regione si organizzano senza l’intervento straniero.

Per trovare una via d’uscita non solo dalla crisi regionale, ma da quella globale, non dobbiamo lasciare che gli attacchi contro il Rojava passino inosservati. È nostra massima responsabilità portare i crimini dello Stato turco al centro dell’attenzione globale e non restare in silenzio come fa la comunità statale internazionale, diventando così un sostenitore passivo dell’oppressione e del caos in Medio Oriente. Ogni voce può svolgere un ruolo nella lotta contro il fascismo e per una vita di pace e dignità. Dobbiamo solo aumentarle e farle contare.

Internationalist Commune of Rojava
13.10.2023

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